mercoledì 25 agosto 2010

Mancano pochissimi giorni alla WCI

Eccomi dunque a darvi qualche dettaglio in più sul come il dove ed il quando.

Ci troviamo Domenica 29 dalle ore 8,30 in piazza Aranci in centro a Massa.

Partenza INDEROGABILMENTE alle ore 9,00: farà caldo, il giro è lungo…quindi non vorrei ritardare.

Ognuno dovrà essere autosufficiente sia come cibo ed acqua (anche se incontreremo diverse fontane) sia dal punto di vista meccanico.

Rientro previsto per le 19,00

IL PERCORSO

Proverò a farvi una breve ma dettagliata descrizione di ciò che ci aspetta domenica.

Si parte dal centro città e dopo un km circa si inizia a salire su asfalto per circa 4km. A questo punto devieremo su una sterrata che si fa subito ripidissima: dopo questo primo strappo, che probabilmente percorreremo a piedi sarà seguito da un tratto più facile prima del secondo ed ultimo “muro”, anche questo da affrontare a piedi.

Siamo all’inizio dello SPERMA: per imboccare il sentiero dobbiamo passare a fianco ad una casa, quindi vi chiedo la massima cortesia e il massimo rispetto.

Lo SPERMA è un sentiero abbastanza tecnico: non fatevi ingannare dalla prima parte, veloce e scorrevole. Godetevela, ma sappiate che più avanti vi aspetta una parte decisamente tecnica, lenta, ripida. Passata questa parte un ultimo breve tratto più semplice, dopo il quale devieremo dal tracciato originale per tornare sulla strada asflatata che abbiamo già percorso in salita.

Torniamo a salire seguendo la strada principale, che da asfaltata si trasforma in sterrata. La pendenza è costante e non cattiva, si pedala bene nel bosco: sarà importante trovare un ritmo regolare per gestire al meglio la fatica.

Arriviamo quasi in vetta alla strada, deviando verso destra su un largo tornante poco prima della cima: qui percorreremo una sterrata in leggera di discesa per andare a imboccare la prima novità rispetto allo scorso anno. Dopo uno strappetto usciamo dal bosco e davanti a noi si apre un bellissimo panorama, sotto le nostre ruote una stretta traccia in terra e sassi fissi.

Il sentiero non è lungo, presenta subito all’inizio una curva un po’ difficile poi un tratto più filante interrotto da una S prima di un altro tratto scorrevole che ci porta in prossimità del Monumento Sacrario ai Caduti.

Prima del Monumento giriamo a destro in un singletrack in leggerissima salita, che ci porta su una sterrata in discesa.

Breve trasferimento su sterrata fino all’imbocco del secondo sentiero inedito: lo CHATEL.

Sentiero completamente in terra, ricco di curve, qualche cambio di ritmo e pendenza: un bel sentiero!

Sbuchiamo nuovamente sull’asfalto e risaliamo qualche centinaia di metri per andare ad incontrare uno dei sentieri più famosi della WestCoast: il CENERENTOLA.

Una lunga traccia costruita chissà quanti anni fa in questa pineta che si affaccia sulla valle del fiume Frigido, all’apparenza semplice e banale nel suo alternare rettilinei e tornante, ma che al termine di essa vi lascerà una bellissima sensazione.

Al termine del Cenerentola giriamo a sinistra per andare ad insinuarci lungo la valle, percorrendo un bel singletrack a saliscendi, sia altimetrico che dalla bici, che ci conduce in località IL SANTO da dove imboccheremo un antico sentiero sassoso con alcuni tratti anche tecnici che ci porta a ridosso del fiume Frigido dentro l’abitato di Canevara.

Siamo a metà giro, ci siamo lasciati alle spalle le discese più tecniche, ci aspetta la salita più lunga e dura (la prima parte su asfalto è davvero dura!)

Chi vorrà potrà tagliare e tornare alle auto percorrendo pochi km di asfalto in discesa fino al centro di Massa.

Per chi continua il giro invece viene la parte più tosta, quella che in fondo da il nome a tutto il giro: una lunga salita su asfalto, pendenza che arriva fino al 12-15%, con un tratto anche esposto al sole.

Non sarà piacevole, ma è il “dazio” da pagare.

Terminata questa prima parte ancora pochi km di asfalto in leggero saliscendi per raggiungere San Carlo da dove imboccare una nuova salita, sempre su asfalto: non dura ma con due strappi nel mezzo che, con i km già sulle gambe, non saranno proprio simpatici!

Finalmente abbandoniamo l’asfalto ed entriamo nel bosco per percorrere un bel singletrack che sale a strappettini fino ad immettersi su una strada sterrata. Continuiamo a salire, attraversiamo l’asfalto e saliamo ancora su sterrato fino a sbucare sull’asfalto. Qualche centinaia di metri su bitume fino alla località Santa Croce dove svoltiamo a sinistra su una sterrata.

Dopo un primo tratto pedalabile un lungo strappo fa da preludio al GPM. Usciamo dal bosco e alla nostra destra possiamo ammirare un panorama mozzafiato: abbiamo tutta la versilia ai nostri piedi.

La salita è finita!

Scendiamo un breve tratto sulla strada sterrata per poi svoltare a sinistra su una ulteriore new entry: il BARELLA.

Questo sentiero è una lunga diagonale da fondo in terra fa da preludio ai sentieri storici del Pasquilio.

Dopo due belle curve verso destra ci immettiamo nel 4CROSS, che nel tempo è passato da ampia traccia che scendeva sulla massima pendenza ad essere un bel singletrack con alcune curve interessanti.

Lasciato il 4CROSS ci immettiamo sull’XC, singeltrack a saliscendi, da sempre parte imprescindibile della gare xc che negli anni si sono corsa quassù.

Lasciamo l’XC per buttarci su una nuova variante del CESSO. Rieccoci a SantaCroce, pochi metri di asfalto in salita e possiamo immetterci sui GIOCHINI: qualche salto, qualche parabolica, un taglio orizzontale ci porta poi su una larga sterrata che, dopo due curve ampie e larghe, abbandoniamo per girare decisamente verso sinistra nella seconda parte dei giochini: tante curvette ritmate prima di attraversare l’asfalto ed immetterci sul mitico BUDELLO: una veloce traccia con la sua “intricata” parte centrale.

Ci lasciamo alle spalle il budello, percorriamo un tratto di asfalto per riprendere fiato, giriamo a destra sulla sterrata (che abbiamo già percorso in salita) Via Volpara e la percorriamo fino al primo largo tornante verso sinistra, all’inizio del quale si stacca il FIUMETTO: questo è il nostro Sentiero con la S maiuscola, difficile da descrivere data la sua varietà.

Siamo quasi in fondo, ancora un pochino di salita per tornare ancora a San Carlo e percorrere il famigerato DINO-MACININO prima di ritrovarci nel centro storico di massa e raggiungere le auto.

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